Se lo stato interviene al finanziamento degli enti previdenziali e, tuttavia il reperimento dei mezzi necessari al raggiungimento dei fini e istituzionali di questi ultimi ancora avviene mediante l’imposizione dell’obbligo del pagamento di contributi previdenziali ad alcune categorie di cittadini.

Tenuti al pagamento dei contributi previdenziali sono il datore di lavoro dei soggetti protetti.

Accanto a questi, i lavoratori subordinati sono tenuti al pagamento dei contributi previdenziali. In questi casi è responsabile dell’adempimento dell’obbligo contributivo è il datore di lavoro che ha diritto di rivalsa nei confronti del lavoratore.

Per i lavoratori parasubordinati, la contribuzione previdenziale è posta anche a carico dei committenti, mentre per la tutela realizzata a favore dei lavoratori autonomi ed i liberi professionisti sono gli stessi soggetti protetti che contribuiscono alla sua realizzazione.

L’onere di pagamento dei contributi previdenziali, quando ha imposto a soggetti diversi da quelli protetti, non ricade solo ed esclusivamente sui datori di lavoro.

Il cosiddetto contributo di solidarietà è imposto ai datori di lavoro dell’industria al fine di realizzare un miglioramento della tutela di malattia ai lavoratori dell’agricoltura, del contributo posto a carico del datore di lavoro per finanziare l’assistenza di malattia ai pensionati ed avviene con il contributo di fedeltà imposta gestione pensionistica diversa da quella del regime generale gestito dall’INPS per il finanziamento dell’assicurazione generale obbligatoria per la invalidità, vecchiaia e superstiti e per il contributo di solidarietà che datore di lavoro sono tenute a versare, sulle somme versate o destinate al finanziamento di forme volontarie di previdenza integrativa o complementare.

Vi sono casi poi, in cui l’obbligo del pagamento dei contributi previdenziali grava su soggetti che non sono datori di lavoro. Così, le società cooperative e le società, anche di fatto, sono tenute al pagamento dei contributi per i loro soci impiegati nei lavori da esse assunti.

La tutela previdenziale dei lavoratori autonomi e in particolar modo quella dei liberi professionisti si realizza anche con i contributi posti a carico di soggetti che con i soggetti protetti si venga a trovare in relazione occasionali e cioè dei committenti. Tale è la situazione dei clienti dei liberi professionisti.

Contributi previdenziali sono poste a carico degli artigiani, dei commercianti e dei coltivatori diretti anche per quei familiari che lavorino abitualmente dell’impresa artigiana o commerciale o nei fondi e per i familiari viventi a carico. In questi casi, tra il soggetto obbligato al pagamento dei contributi e il beneficiario delle prestazioni previdenziali intercorre rapporto familiare o un rapporto associativo, sottratto alla disciplina del diritto di lavoro e designato da dottrina come rapporto di lavoro familiare.

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