Il fatto che la Costituzione abbia attribuito un ruolo centrale al Presidente della Giunta lascia intendere che la forma di Governo regionale non potrà che evolvere nel senso dell’attribuzione di un ruolo centrale all’esecutivo.

 Nella prassi però l’esecutivo è stato spesso caratterizzato da poca omogeneità e da tensioni disgregatrici che hanno impedito al Presidente di emergere come figura di spicco

Per quanto concerne le attribuzioni degli assessori, occorre distinguere tra attribuzioni a rilevanza esterna ed attribuzioni a rilevanza interna. Rileva a tal proposito il tipo di regione che andiamo a considerare.

Infatti nelle Regioni a statuto speciale l’assessore rileva, oltre che come membro di organo collegiale, anche come membro di organo monocratico, abilitato quindi nell’esercizio delle sue competenze ad adottare provvedimenti dotati di efficacia esterna. Cosa che invece non accade nelle Regioni a statuto ordinario, dove gli assessori agiscono unicamente come membri del collegio, ad esclusion fatta del caso in cui, dietro delega del Presidente, esercitano determinate attribuzioni relative ai servizi amministrativi cui sono preposti.

Ed è proprio questo sistema di deleghe che ha portato ad un offuscamento del metodo collegiale della giunta: in questo contesto sempre più proiettato quindi verso la settorializzazione dell’attività amministrativa regionale, si rende ancor più rilevante l’attività di controllo e coordinamento svolta dal Presidente anche nei casi in cui lo statuto non affidi espressamente a quest’ultimo tale compito.

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