L’art. 340 dispone che contro le sentenze previste dagli artt. 278 (sentenza di condanna generica) e 279 co. 2 n. 4 (sentenze non definitive in genere), l’appello può essere differito, qualora la parte soccombente faccia riserva di impugnazione (non impugnazione immediata), a pena di decadenza, entro il termine per appellare e in ogni caso non oltre la prima udienza davanti al giudice istruttore successiva alla notificazione della sentenza stessa .

Se ne deduce con facilità che la regola generale in tema di impugnazione di sentenze non definitive è la loro impugnazione immediata. L’art. 340 co. 3 precisa che non può farsi riserva, e se già fatta rimane priva di effetto, quando contro la stessa sentenza da alcuna delle parti sia proposto immediatamente appello . Occorre sottolineare due elementi particolari di questo sistema:

  • per individuare la parte legittimata a ricorrere, solo in ipotesi particolari si fa ricorso al criterio della soccombenza pratica, utilizzando invece il concetto di soccombenza teorica;
  • si rileva un’inevitabile rottura del principio di integrità oggettiva del processo di impugnazione rispetto al processo impugnato. Questo perché in seguito ad un’impugnazione immediata avremo la contemporanea presenza, sia pure davanti ad uffici giudiziari diversi, di due processi originati da quell’unica domanda giudiziale proposta all’inizio:
    • il processo di primo grado che prosegue e nel cui corso il giudice può esaminare tutte le questioni controverse diverse da quella su cui è stata pronunciata sentenza non definitiva;
    • il processo di appello che pare avere ad oggetto solo la questione esaminata dalla sentenza non definitiva, ma che in realtà ha pure esso ad oggetto il diritto fatto valere in giudizio in primo grado.

Il regime introdotto al riguardo nel 1950 pone gravi problemi di coordinamento tra lo svolgimento del processo nel quale viene emanata la sentenza non definitiva e lo svolgimento del giudizio di impugnazione immediata della sentenza stessa. Al riguardo occorre distinguere tra:

  • effetti della proposizione dell’impugnazione immediata;
  • effetti dell’accoglimento dell’impugnazione immediata;
  • effetti dell’estinzione del giudizio nel corso del quale la sentenza non definitiva è emanata
Richiedi gli appunti aggiornati
* Campi obbligatori

Lascia un commento