L’evoluzione del diritto del lavoro è segnata da profonde trasformazioni, che seguono il corso della storia moderna e contemporanea. Nel corso del diciottesimo e del diciannovesimo secolo, la prima rivoluzione industriale e l’avvento del modello capitalistico della produzione di massa hanno dato vita ad un nuovo rapporto economico-sociale, caratterizzato da una strutturale disparità di forza economica e contrattuale tra le parti.
Questo rapporto vedeva, da un lato, una classe sempre più estesa di persone che era obbligata a mettere le proprie energie a disposizione di altri per ottenere un guadagno; dall’altro, i capitalisti, detentori dei mezzi di produzioni. Lo squilibrio tra le posizioni era aggravato dal fatto che l’offerta di lavoro eccedeva la domanda e, quindi, i lavoratori si vedevano costretti ad accettare le più grame condizioni imposte dal datore di lavoro, anche mettendo a repentaglio la propria salute.
Nacquero, così, le prime forme di organizzazione sindacale, ossia coalizione spontanee tra lavoratori che perseguivano finalità di autotutela, mediante azioni concertate di lotta e di pressione sulle controparti dirette a negoziare collettivamente migliori condizioni di lavoro. I Parlamenti nazionali guardavano con diffidenza, o addirittura vietavano, il nascente fenomeno sindacale. Allo stesso tempo, tardavano a dare risposte adeguate alle questioni che essi sollevavano. I primi interventi della legge furono rivolti soltanto a porre argini minimali contro le forme più gravi di sfruttamento, o ad alleviarne le conseguenze.
Si trattava, quindi, di interventi ispirati da ragioni di “ordine pubblico”, i cui destinatari erano individuati con riferimento alla loro posizione sostanziale (e in particolare con riferimento al lavoro manuale prestato dagli operai nell’industria). Successivamente, nella prima parte del ventesimo secolo, la crescita del movimento sindacale dei lavoratori e della loro influenza politica ha consentito la graduale intensificazione delle misure legislative a tutela del lavoro in tutti i paesi economicamente sviluppati (dando vita, peraltro, alla creazione di una Organizzazione Internazionale del Lavoro).