La rappresentatività del settore pubblico

Il legislatore adotta una nozione di rappresentatività la cui unità di misura è la media tra dato associativo e dato elettorale, che rappresentano gli indici quantitativi per eccellenza: testimonianza della capacità di aggregare iscritti l’uno, e dell’idoneità a raccogliere consensi oltre alla cerchia degli associati l’altro.

La rappresentatività appare quindi declinata sotto tre accezioni: sufficiente, comparata e complessiva.

Il sindacato rappresentativo e le pubbliche istituzioni

Il sindacato maggiore o comparato più rappresentativo appare presente anche in una serie di istituzioni o sedi pubbliche, dove non interviene in rappresentanza del personale occupato. Bisogna distinguere a riguardo:

a) la presenza di organi di carattere prevalentemente consultivo o di collaborazione rispetto all’esercizio dei poteri tipici dello Stato;

b) la partecipazione di tipo cogestivo in organi direttivi di enti pubblici destinati a svolgere attività in favore dei lavoratori;

c) la partecipazione alle politiche di formazione professionale, mediante la costituzione di organismi paritetici bilaterali;

d) la partecipazione informale del sindacato all’indirizzo politico generale nei due aspetti dell’attività legislative della politica economica e programmatoria.

Il sindacato rappresentativo e la contrattazione

Il nostro ordinamento non riconosce al sindacato rappresentativo una posizione privilegiata in sede di contrattazione collettiva nel settore privato. Va però chiarito che:

a) le tre maggiori confederazioni CGIL, CISL, UIL, si trovano investite di un monopolio di fatto, delle trattive con le forze governative sui grandi temi che investono l’economia del paese, come gli Accordi Interconfederali;

b) alcune leggi conferiscono al sindacato rappresentativo il potere di derogare, in via contrattuale, ad alcune norme di legge, rimettendo alla valutazione di quest’ultimo l’opportunità o meno di mantenere certi vincoli garantistici di tutela del singolo dipendente;

c) nel settore pubblico il legislatore ha riconfermato il sindacato rappresentativo nel ruolo di interlocutore contrattuale esclusivo della p. a.

La crisi della rappresentatività sindacale e le proposte di riforma

Dalla metà degli anni ’80 il sindacalismo confederale registra una grave crisi di rappresentatività. Tra le prime cause, che sono molteplici, vanno annoverate la rivoluzione tecnologica, la terziarizzazione crescente dell’economia, l’accesa competitività nazionale.

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