In materia di clausole di salvaguardia il dato caratteristico del nostro ordinamento è costituito dalla equivoca affermazione di un principio di autonomia, tradizionalmente confermato nelle decisioni dei giudici, seppure a conclusione di alcune vicende contraddittorie. Il nominalismo può coesistere con forme convenzionali di adeguamento monetario; non esistono divieti di carattere generale (1278, 1279, 1280). La libertà contrattuale non può sempre cancellare le esigenze che si pongono a base del nominalismo, là dove la congiuntura economica accentui il rilievo della politica finanziaria immanente alle direttive giuridiche nella materia monetaria.

Eppure vaga e discutibile è certamente la Relazione al codice civile, ove si riafferma l’autonomia privata in materia di rapporti monetari, fino a quando non ostino le esigenze della difesa nazionale. I meccanismi legali di adeguamento monetario hanno avuto nel nostro ordinamento applicazione in alcune aree di grande rilievo dal punto di vista della politica economica e sociale e della politica finanziaria. Il fenomeno più significativo è costituito dal regime della “scala mobile” nel settore dei rapporti di lavoro subordinato.

Criteri adeguamento automatico delle retribuzioni per effetto di variazioni di costo della vita sono previsti per legge. (ad es. articolo 429 comma 3 c.p.c. novellato: riguarda la tutela dei crediti di lavoro). Molto più tormentate sono state le vicende relative all’adeguamento del canone delle locazioni degli immobili urbani. Il legislatore ha dichiarato inefficaci le clausole di rivalutazione, ma in seguito ha mutato decisamente orientamento, liberalizzando i canoni e prevedendo gli automatici adeguamenti parzialmente corrispondenti all’aumento del costo della vita.

Inoltre, il legislatore ha accolto i rilievi critici della letteratura giuridica in merito all’insufficiente tutela del coniuge divorziato, il quale spesso può vedere vanificarsi, a causa del costante aumento del costo della vita, la misura dell’assegno che pure gli spetta. La singolare natura e durata del rapporto sono stati alla base di uno dei primi interventi del secondo dopoguerra, diretto alla rivalutazione delle rendite vitalizie in denaro. In termini recenti, infine, la rivalutazione monetaria si è imposta con riguardo alla misura dei beni e del capitale delle imprese.

 

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