La partecipazione del sindacato alla funzione pubblica

Il sindacato attuale è chiamato a partecipare a funzioni pubbliche. Ciò avviene in vari modi:

sul piano politico generale la prassi per cui il potere statale non sovrappone autoritativamente l’interesse pubblica quelli collettivi gestiti dai sindacati, nell’esercizio della libertà di cui all’art. 39 Cost. ma tende a coinvolgere il più importanti interessi organizzativi nelle scelte di politica economica e sociale.

Lo strumento più importante di questo intervento è la concentrazione.

Il sindacato ha chiamato a partecipare alla gestione di alcune attività amministrative e di quelle riguardanti la gestione degli enti pubblici ai quali è affidata la realizzazione della tutela previdenziale.

Le organizzazioni sindacali sono anche chiamati a partecipare al procedimento previsto da legge per l’emanazione di importanti atti amministrativi in tema di interventi della cassa integrazione guadagni, gestione straordinaria.

Il sindacato è chiamato a partecipare anche la funzione giudiziaria: nel rito del lavoro, la legge prevede che il sindacato possa rendere osservazioni o informazioni orali o scritte, su istanza di parte o su richiesta del giudice.

La concentrazione

La forma di partecipazione del sindacato alle funzioni pubbliche si realizza con le procedure dette di concentrazione. Queste coinvolgono le rappresentanze sindacali dei datori e prestatori di lavoro nell’individuazione e nella realizzazione della politica economica del paese.

Il riconoscimento della libertà sindacale ( art. 39 Cost., 1 comma) non consente alla legge di influire sul contenuto della contrattazione collettiva, se non temporaneamente e per soddisfare improrogabili esigenze di tutela dell’interesse generale.

Le organizzazioni sindacali dei lavoratori concorrono con l’autorità di governo e con la contrapposta organizzazione dei datori di lavoro alla formazione delle scelte da cui dipende la realizzazione di dell’interesse pubblico dell’economia. Esperienza è stata definita “neocorporatismo”. In quel regime l’interesse pubblico dell’economia è definito autoritativamente.

La concentrazione è il consenso delle parti sociali sui provvedimenti di politica economica.

I procedimenti di concentrazione hanno la funzione di governare le relazioni industriali disciplinando anche rapporti tra contratti collettivi di livello diverso e i diritti sindacali nei luoghi di lavoro.

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