Mentre si sviluppavano in tutte queste direzioni, le giurisdizioni regie andavano modificando la propria organizzazione nel senso di una complessità e di una specializzazione crescenti. Al livello periferico ciò avvenne dalla fine del Duecento in poi: dapprima il balivo si fece assistere da un receveur per la riscossione delle imposte; quindi, comparvero ufficiali specializzati per la tutela degli interessi e dei poteri regi: i procureurs du roi e gli avocats du roi, che sono all’origine del ruolo del pubblico ministero.

Per le registrazioni di contratti e di atti privati, al balivo si affiancò e poi si sostituì il guardasigilli.

Per la giurisdizione contenziosa, nell’impossibilità di essere presente dunque. il balivo cominciò a farsi rappresentare da luogotenenti, che dal secolo XV divennero di nomina regia e si diffusero capillarmente.  Persino le funzioni militari passarono nelle mani dei capitani.  Nel Cinquecento il titolo di balivo era ormai soltanto onorifico.

Al centro del regno, a Parigi, il preesistente tribunale di corte presieduto dal re (Curia in parlamento) assunse alla metà del Duecento, per impulso di Luigi IX il Santo, la fisionomia di una giurisdizione suprema, il Parlamento, ormai insediato in una sede fissa al fianco della cappella reale.

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