L’approccio funzionalistico è stato soppiantato da quello strutturalistico negli ultimi 50 anni, in particolare dalla svolta kelseniana: quindi i giuristi si sono preoccupato più di sapere come sia fatto il diritto e a cosa serva. Hart ha posto proprio il diritto come insieme di norme primarie e secondarie e questa struttura elimina le carenze funzionali degli ordinamenti primitivi (comunque rimane una connessione strutturale-funzionalistica). In Kelsen c’è una netta separazione tra le 2 teorie che è il presupposto perchè lui scelga la seconda, sostenendo che l’analisi funzionale deve essere affidata a sociologi e filosofi (che guardano il diritto dall’esterno Hart). La distinzione hartiana (funzione insieme alla struttura per lui) può esser considerata come la divisione del lavoro tra sociologi e giuristi e questa distinzione è accentuata da Kelsen come in una diversità tra leggi naturali e norme giuridiche. Kelsen cita solo la struttura perchè nella sua opera di dottrina pura del diritto il suo unico scopo è quello di dare ai giuristi una teoria scientifica del diritto fornendo definizioni formali di questi concetti, eliminando qualsiasi giudizio di valore.

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