Vediamo la disciplina del conto fiscale.

A) Ciascun imprenditore o lavoratore autonomo deve essere titolare di un conto fiscale, sul quale sono registrati i versamenti ed i rimborsi relativi alle imposte sui redditi e all’Iva. Il conto è tenuto presso il concessionario della riscossione; su tale conto sono accreditati i versamenti del contribuente fatti direttamente al concessionario o fatti mediante delega ad un istituto o azienda di credito.

B) La compensazione è un modo di estinzione dell’obbligazione tributaria; la compensazione è ammessa solo in casi previsti in via tassativa (imposte sui redditi ed Iva). Nel campo delle imposte dirette, in sede di dichiarazione dal debito di imposta liquidato nella stessa dichiarazione si deducono i crediti ( relativi allo stesso periodo d’imposta). Se la dichiarazione reca un saldo attivo il contribuente ha diritto a sua scelta a computare l’eccedenza in diminuzione dell’imposta relativa al periodo di imposta successivo o di chiederne il rimborso in sede di dichiarazione dei redditi. L’ammontare complessivo delle eccedenze di imposte risultanti dalla dichiarazione può essere computato in diminuzione anche dell’ammontare degli acconti e del saldo dovuti per il periodo d’imposta successivo. Quest’ultima previsione è più ampia per due ragioni; perché consente la compensazione, non solo con i saldi, ma anche con gli acconti (cosiddetta compensazione verticale); perché la compensazione può investire anche imposte diverse (cosiddetta compensazione. orizzontale).

C) Nell’Iva il contribuente ha diritto di computare l’importo dell’eccedenza in detrazione nell’anno successivo… ovvero di chiedere il rimborso.

D) Il conto fiscale non solo consente la compensazione tra crediti e debiti fiscali dello stesso contribuente, ma consente anche la effettuazione di rimborsi (in materia di imposte dirette e di Iva).

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