Legge 80/2005 → il legislatore ha lasciato invariato il testo del 5° comma dell’art.183 cpc mentre ha modificato profondamente il contenuto e la funzione degli eventuali scambi di memorie disciplinati dal 6° comma con l’inserimento dell’onere per le parti di procedere anche a tutte le proprie deduzioni istruttorie. La finalità di concentrazione dei tempi del processo sottesa a questa innovazione normativa non esclude l’opportunità di mantenere la descrizione della sola conclusione della fase di trattazione rinviando ad un momento successivo lo studio delle attività di parte e d’ufficio che costituiscono invece la fase istruttoria.
Il 5° comma dell’art.183 cpc regola le attività che possono essere compiute dall’attore e prevede testualmente che nella stessa udienza l’attore può proporre le domande ed eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto.
La norma risponde alla necessità di consentire all’attore una difesa di fronte alla domanda riconvenzionale e alle eccezioni. Questa difesa si articola nella possibilità di opporre eccezioni alla domanda riconvenzionale e nella facoltà di proporre domande in qualche modo conseguenti alla domanda riconvenzionale o alle eccezioni del convenuto. Sempre nella prima udienza di trattazione l’attore può essere autorizzato a chiamare un terzo se l’esigenza è sorta dalle difese del convenuto e le parti possono precisare e modificare le domande, le eccezioni e le conclusioni già formulate.
La proposizione di domande e eccezioni all’udienza da parte dell’attore determina un’esigenza di difesa del convenuto al quale non può non spettare l’ultima parola nella determinazione del thema cognoscendum. La norma stabilisce che se richiesto il giudice concede alle parti una serie di termini per il completamento delle proprie difese. Si tratta di termini perentori tra i quali:
- un termine di ulteriori trenta giorni per il deposito di memorie limitate alle sole precisazioni o modificazioni delle domande delle eccezioni e delle conclusioni già proposte
- un termine di ulteriori 30 giorni per replicare alle domande ed eccezioni nuove o modificate dall’altra parte per proporre le eccezioni che sono conseguenza delle domande e delle eccezioni medesime
Ci troviamo qui di fronte a un potere-dovere subordinato alla domanda di almeno una delle parti. Sul piano oggettivo si tratta di replicare le difese e contestazioni ma anche di poter opporre eccezioni alla domanda o alle eccezioni introdotte dall’attore o alle domande ed eccezioni modificate dall’altra parte. Questo termine inizia a decorrere dal momento della emendatio e quindi dall’udienza o dalla scadenza del termine concesso per le precisazioni o modificazioni. Il potere-dovere del giudice di concedere termini perentori per il deposito di memorie e repliche non si presta a un esercizio parziale.