Consiste nel fatto di chiunque cagiona la morte di un uomo (art. 575). Esso è un reato a dolo generico (intenzionale o eventuale), richiedendo l’art. 575 la sola coscienza e volontà di cagionare la morte di un uomo, in quanto per la sua sussistenza è indifferente la finalità perseguita, l’animus necandi (es. impeto, proposito, premeditazione) e l’eventuale error in persona.

La diversa gravità dell’omicidio è graduata, in alcune legislazioni, attraverso la previsione delle due fattispecie autonome dell’omicidio premeditato e dell’omicidio volontario, in altre attraverso il sistema delle aggravanti (artt. 576 e 577). Questi articoli sono separati perché originariamente le aggravanti previste dal primo comportavano la sanzione della pena di morte mentre quelle previste del secondo la sanzione dell’ergastolo. Con l’abolizione della pena di morte, tuttavia, tale distinzione è venuta meno e quindi nella manualistica si tende a fondere questi due articoli:

  • sono aggravanti personali l’essere l’omicidio commesso:
    • con premeditazione;
    • per motivi abietti o futili;
    • sono aggravanti concernenti le modalità della condotta o i mezzi usati:
      • l’aver adoperato sevizie o l’aver agito con crudeltà verso le persone;
      • l’aver commesso omicidio col mezzo di sostanze venefiche (determinano la morte mediante azione tossica) ovvero con un altro mezzo insidioso;
      • sono aggravanti concernenti la connessione tra reati l’aver commesso l’omicidio:
        • per eseguire od occultare un altro reato, ovvero per conseguire o assicurare a sé o ad altri il profitto, il prodotto, il prezzo o l’impunità di un altro reato (connessione teleologica ex art. 61);
        • nell’atto di commettere taluno dei delitti preveduti dagli art. 519, 520 e 521;
        • sono aggravanti concernenti la qualità del soggetto attivo l’essere l’omicidio commesso:
          • dal latitante, per sottrarsi all’arresto, alla cattura o alla carcerazione ovvero per procurarsi i mezzi di sussistenza durante la latitanza;
          • dall’associato per delinquere, per sottrarsi all’arresto, alla cattura o alla carcerazione;
          • da persona sottoposta con provvedimento definitivo ad una misura di prevenzione;
          • è aggravante concernente il soggetto passivo l’essere l’omicidio commesso in danno di soggetti internazionalmente protetti;
          • sono aggravanti concernenti i rapporti tra il colpevole e l’offeso l’avere l’omicida agito:
            • contro l’ascendente o il discendente (cosiddetto parricidio);
            • contro il coniuge, il fratello o la sorella, il padre o la madre adottivi o il figlio adottivo o contro un affine in linea retta (cosiddetto quasi parricidio).

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