Qualora il diritto interno non riesca ad evitare che lo Stato incorra in un fatto illecito internazionale, si pone il problema della responsabilità internazionale degli Stati. Trattasi della fase patologica dei rapporti tra Stati, e risulta inutile sottolineare che proprio da tale fase trae alimento il diffuso scetticismo circa la capacità del diritto internazionale di imporsi con forza propria ai singoli Stati.

 Al tema della responsabilità internazionale sono stati dedicati vari tentativi di codificazione. Dal lontano 1953 la Commissione di diritto internazionale delle Nazioni Unite ha intrapreso lo studio dell’argomento, ma un progetto definitivo di codificazione ha visto la luce solo nel 2001, il che è prova della complessità della materia. Il progetto definitivo ( Progetto di articoli sulla responsabilità degli Stati per atti illeciti internazionali ) si occupa, in 59 articoli, sia degli elementi che delle conseguenze dell’illecito. La caratteristica fondamentale delle varie parti del Progetto è quella di considerare i principi sulla responsabilità come valevoli per la violazione di qualsiasi norma internazionale e non solo, come faceva i precedenti progetti, per quelle inerenti i danni arrecati agli stranieri. Il progetto di articoli, tentando di ricostruire un sistema di responsabilità che abbracci tutte le possibili violazioni del diritto internazionale, va incontro a una serie di difficoltà, vuoi perché la prassi diviene assai frammentaria, vuoi perché la scarsità dei mezzi diretti ad assicurare l’attuazione delle norme internazionali diviene ancor più evidente

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