La prestazione di lavoro consiste in un facere. Per individuarla concretamente si fa riferimento alle mansioni, termine che indica i vari compiti per lo svolgimento dei quali il lavoratore è stato assunto.
Esse costituiscono, così, i compiti che possono essere pretesi dal datore, vale a dire che sono il criterio di determinazione qualitativa della prestazione, identificate:
– dal punto di vista dell’organizzazione → con la posizione di lavoro (def. nel linguaggio anglosassone job)
– dal punti di vista dell’obbligazione → con l’oggetto della prestazione
Le mansioni possono essere anche identificate per mezzo di una qualifica riferita al lavoratore (es. “tornitore”)
Bisogna dire che le mansioni possono essere di vario tipo e che non consistono necessariamente in compiti materiali di produzione o manutenzione degli impianti, ma possono anche consistere in compiti di programmazione, sorveglianza, controllo (sempre più importanti con l’applicazione della tecnologia).
Sul piano dell’organizzazione tradizionale del lavoro sono presenti intensi processi di innovazione ed i processi ed i contenuti delle mansioni, grazie alle innovazioni informatiche e tecnologiche, si stanno differenziando dai precedenti modelli fordisti e tayloristi, in favore di un profondo coinvolgimento dei lavoratori nei processi produttivi. A questi lavoratori, infatti, non è più richiesto il solo “sapere professionale”, ma anche una certa “competenza dinamica” in relazione alle nuove esigenze organizzative dell’impresa. Possiamo dire che il classico “saper fare” tende a trasformarsi in un “saper cosa fare”. Ciò non è privo di rilievo ai fini della determinazione della retribuzione stessa.
Mansioni
Le mansioni indicano l’insieme dei compiti e delle concrete operazioni che il lavoratore è chiamato ad eseguire e che possono essere pretesi dal datore di lavoro: indicano, in sostanza, l’oggetto specifico dell’obbligazione lavorativa.
Qualifiche
La qualifica designa lo status professionale del lavoratore, legalmente e contrattualmente identificato secondo il contenuto delle mansioni. In particolare essa esprime il tipo e il livello di una figura professionale e concorre con le mansioni a determinare la posizione del lavoratore nella struttura organizzativa dell’impresa, da cui derivano una serie di diritti e doveri inerenti al rapporto di lavoro.
La differenziazione retributiva in relazione alle mansioni
Un altro aspetto della divisione del lavoro è la differenziazione delle retribuzioni in relazione alle mansioni. E’ chiaro che le diverse mansioni danno luogo a diversi compiti che possono richiedere
diversi livelli di abilitĂ , di esperienza, di cognizioni teoriche, pratiche e pertanto non tutti di uguale valore e, di conseguenza, anche differenze di salario.
La valutazione delle mansioni, nella generalità dei casi, è affidata alla contrattazione collettiva, la quale opera una classificazione su una scala (c.d. ventaglio), che le pone in ordine di valore, per individuare e far corrispondere ad ogni livello un trattamento economico e normativo adeguato.