L’adattamento delle pensioni all’effettiva situazione di bisogno è garantito anche con l’erogazione di maggiorazioni per i familiari a carico, e con la perequazione automatica delle pensioni.

La legge dispone infatti che ai titolari delle pensioni spetti a carico della Cassa unica, l’assegno per il nucleo familiare.

Questo spetta una sola volta per uno stesso beneficiario e assorbe a tutti gli altri trattamenti di famiglia. La disciplina attuale appare così piu congrua della precedente che si limitava a stabilire che le maggiorazioni fossero dovute nella stessa misura degli assegni familiari dei lavoratori dell’industria.

Si ripropone però il problema se le maggiorazioni per i familiari a carico costituissero o no parte del trattamento pensionistico.

A  favore della tesi negativa si ci basa sul presupposto che tali maggiorazioni avrebbero militato: l’accidentalità dell’erogazione condizionata dall’esistenza di un carico di famiglia, l’incompatibilità della legge verso ogni altra retribuzione.

Mentre per contro va osservato che si tratta di uno pseudo problema sia perché dalla soluzione che è data non derivano rilevanti conseguenze pratiche e sia perché le maggiorazioni per i familiari avevano la stessa funzione della pensione, adeguandone l’ammontare alla situazione di bisogno.

Peraltro tale atteggiamento va man tenuto.

Infatti da un lato va osservato come anche degli assegni per il numero familiare costituiscano una prestazione previdenziale; dall’altro come tutte le prestazioni previdenziali siano funzionalizzate al perseguimento dello stesso fine, e cioè alla liberazione del bisogno.

 

Lascia un commento