Una prima classificazione dei titoli di credito è quella in titoli nominativi, all’ordine e al portatore. Inoltre, possiamo distinguere fra:

a) Titoli in serie e titoli individuali, e precisamente si hanno titoli in serie se si emette una quantità plurima di titoli di credito, in cui la dichiarazione di debito dell’emittente dei titoli è identica in tutti i titoli; pertanto tutti i titolari dei titoli appartenenti alla stessa “serie” hanno un diritto di identico contenuto. Inoltre diciamo che, i titoli di credito emessi in serie possono essere riuniti in un titolo multiplo, su richiesta e a spese del possessore; a loro volta, i titoli di credito multipli possono essere frazionati in più titoli di taglio minore (art. 2000). Mentre, si hanno titoli individuali quando pur emettendo il debitore una pluralità di titoli (ad esempio assegni circolari) questi vengono emessi ognuno per una operazione distinta, e possono perciò avere contenuto diverso.

b) Titoli completi e incompleti, e precisamente sono completi i titoli di credito nei quali è documentata l’intera dichiarazione dell’emittente e nei quali sono perciò inserite tutte le clausole da cui è costituito e regolato il diritto cartolare (ad esempio, la cambiale); mentre, sono incompleti quei titoli che fanno riferimento ad altro documento (ad esempio le azioni della società, che contengono un rinvio al contratto di società).

c) Titoli astratti e causali, e precisamente il titolo di credito è astratto quando dal documento non risulta il rapporto sottostante, che può essere di varia natura (ad esempio, il rapporto sottostante all’emissione di una cambiale può essere l’obbligo derivante da un contratto di mutuo o di compravendita (obbligo di pagare il prezzo). Quando, invece, il rapporto sottostante deve essere un rapporto determinato, il titolo di credito è casuale. Sono casuali tutti i titoli rappresentativi di merci (art. 1996), cioè i titoli in cui l’emittente si obbliga a consegnare al portatore legittimo del titolo una determinata quantità di merce in esso specificata, merce che egli ha ricevuto in deposito ovvero per trasportarla da un luogo ad un altro. Pertanto i titoli rappresentativi si distinguono in:

titoli di deposito, nei quali il rapporto sottostante è un contratto di deposito;

e titoli di trasporto, nei quali il rapporto sottostante è un rapporto di trasporto, suddistinti a sua volta in: titoli di trasporto terrestre, titoli di trasporto marittimo e titoli di trasporto aereo.

Oltre al diritto di pretendere la consegna delle merce in essi specificata, i titoli rappresentativi attribuiscono al loro titolare il possesso della merce, ed il potere di trasmettere ad altri detto possesso mediante trasferimento del titolo.

 

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