Degli organi si possono fare tante distinzioni.

Sono esterni gli organi competenti ad emanare provvedimenti o atti aventi rilevanza esterna, mentre sono interni o procedimentali quelli competenti ad emanare atti aventi rilevanza endoprocedimentale.

Organi centrali sono quelli che estendono la propria competenza all’intero spettro dell’attività dell’ente, quelli periferici hanno competenza limitata ad un particolare ambito di attività.

Ordinari sono quelli previsti nel normale disegno organizzativo dell’ente, straordinari quelli che operano in sostituzione degli organi ordinari. Permanenti sono quelli stabili, temporanei svolgono funzioni solo per un periodo limitato di tempo.

Attivi: sono competenti a formare ed eseguire la volontà dell’amministrazione in vista del conseguimento dei fini ad essa affidati. Consultivi: rendono pareri.

Di controllo: sindacano l’attività posta in essere dagli organi attivi.

Quest’ultima distinzione rispecchia quella tra attività amministrativa attiva, consultiva e di controllo.

Rappresentativi: sono quelli i cui componenti vengono designati o eletti dalla collettività che costituisce il sostrato dell’ente. Es. il sindaco.

Vi sono organi con legale rappresentanza, nel senso che esprimono la volontà dell’ente nei rapporti contrattuali, ed ha la capacità processuale.

Monocratici quelli il cui titolare è una sola persona, collegiali se la con titolarità spetta a più persone.

Le ragioni per cui si procede all’istituzione dell’organo collegiale sono fondamentalmente due: riunire in un unico corpo i portatori di interessi differenti e/o far confluire nel collegio più capacità professionali e tecniche.

L’esercizio delle competenze dell’organo collegiale avviene mediante deliberazione, la cui adozione segue un procedimento che consta di varie fasi.

Per capire il funzionamento degli organi collegiali occorre distinguere tra quorum strutturale e quorum funzionale. Il primo indica il numero di membri che debbono essere presenti affinché il collegio sia legittimamente costituito, quello funzionale indica il numero di membri presenti che debbono esprimersi favorevolmente sulla proposta affinché questa si trasformi in deliberazione.

Quest’ultima si perfeziona con la proclamazione fatta dal presidente e le sedute vengono documentate attraverso processi verbali redatti dal segretario e servono ad esternare la deliberazione adottata.

 

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