1. La delegate legislation ha origini antiche. Già nel XVI secolo vi erano stati dei casi, come lo Statute of Sewers che nel 1531 delegò poteri di legislazione ai Commissioners of Sewers, i quali erano autorizzati a regolare i sistemi di drenaggio e ad imporre tasse ai proprietari terrieri.
  2. Ad ogni modo è con le riforme ottocentesche che si sviluppa seriamente la normazione emanata dal governo su delega parlamentare, gli statutory rules and orders. Importante è il Rules Publication del 1893 che disciplina i modi di pubblicazione, la stampa e la numerazione delle rules.
  3. Con la prima guerra mondiale il fenomeno si consolida, e si estende l’ambito dei poteri delegati, arrivando alle delicate materie della difesa e della sicurezza pubblica, come sancito nel 1914 dal Defendance of the Realm Act. Le regole emanate da ministri, apposite commissioni, autorità locali, assumono diversi nome (regulations, rules, orders) e riguardano non soltanto i doveri ed i diritti dei pubblici funzionari e l’organizzazione amministrativa, ma anche i più svariati aspetti della vita quotidiana: dall’igiene nelle fattorie alla percentuale d’acqua nel burro genuino.
  4. Durante la seconda guerra mondiale si ripropongono i poteri di emergenza legati all’esecutivo. Si prevede un controllo parlamentare preventivo, che però risulta molto debole e spesso consistente in mere comunicazioni alle Camere. Per di più, non vi è nessun obbligo generale di consultare gli interessati prima dell’approvazione della legislazione subordinata, perché in base alla common law la consultazione non è necessaria quando si tratta di atti di natura legislativa, anche se è ammessa in alcuni statutes settoriali.
  5. Negli anni Duemila vi è stato un tentativo di generalizzare la partecipazione mediante l’emanazione di un codice rivolto alle amministrazioni. Tale codice è stato sostituito nel 2013 da un corpo di principi, che non creano alcun obbligo di consultazione, divenendo vincolanti solo nel caso in cui il governo o l’amministrazione decidano di aprire i procedimenti ad una formale e scritta consultazione. La delegate legislation ha continuato ad espandersi, anche con forza delegificante rispetto alla legislazione primaria. Infatti negli ultimi anni atti legislativi hanno attribuito al governo sostanziali poteri di delegificazione, non solo rispetto a norme primarie già in vigore, ma anche rispetto a future leggi: sono le cosiddette prospective clauses.