La situazione si complicò con l’utilizzo sempre più massiccio di truppe di genti barbariche,soprattutto quando comandate da capi che avevano anche largo seguito nazionale. Si formò così un’elitè militare di origine non romana,tenuta lontano proprio al mondo romano.

Erano genti federate,cioè ammesse con patti foedera entro l’impero,che continuavano a vivere con le proprie consuetudini. Questi stranieri, abbracciarono il cristianesimo, ma lo avevano fatto nella versione ariana,tanto combattuta dai concili ecumenici.

I popoli barbari che dilagarono in Europea nei sec IV e V , favoriti dal processo di disgregazione dell’impero romano d’occidente, diedero vita a c.d. regni romano-barbarici che erano romani per leggi e istituzioni,e germanici dal punto di vista militare dato che i barbari avevano dimostrato la loro propria superiorità nelle armi.

I principali barbari che invasero le terre d’Europa furono:i Visigoti ,prima nella Gallia meridionale e poi in Spagna. Seppero conservare molte istituzioni del mondo romano. Da ricordare è la lex romana visigothorum di Alarico II, che consisteva in un collage di testi di diritto romano. Con re Recaredo ,poi accettarono anche il cattolicesimo.

Parliamo poi dei vandali, che fondato un regno nell’attuale Andalusia, furono sostituiti dai visigoti e si spostarono nell’africa settentrionale(429).Il loro regno fu abbattuto dalle truppe di Giustiniano, imperatore d’oriente.

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