In una visione storica del diritto privato e pubblico compaiono come i 2 momenti dell’evoluzione del diritto, 2 fasi del diritto considerato nel suo processo. Nel secolo scorso quando si cominciò a far strada la contrapposizione tra società civile e stato mettendosi la prima in evidenza sul secondo affermandosi l’idea del deperimento dello stato si preconizzò l’avvento del momento privatistico del diritto. Poi vi fu un’inversione di tendenza e opere sull’inesorabile declino delle istituzioni tradizionali del diritto privato richamavano l’attenzione sul fenomeno contrario cioè la progressiva pubblicizzazione del sistema giuridico. Anche l’uso assiologico dei termini è collegato alla grande dicotomia nel senso che spesso la distinzione in periodi va di pari passo con la teoria del pregresso o regresso storico o meglio il periodizzamento è l’indicatore di una certa processualità. Hayek ad esempio vede nell’inizio di prevalenza del diritto pubblico su quello moderno un grande caso di dispotismo: in pratica si sostiene che per una parte è cosa buona, per l’altra è cosa cattiva, ma comunque entrambi sussistono. Kelsen poi parla dell’osservazione kelseniana intorno al carattere ideologico della distinzione tra privato e pubblico: ciò che ha carattere ideologico è la carica valutativa impressa ai due termini della distinzione cioè che nella distinzione opera o meno un giudizio di valore, una distinzione tra potere statale e diritto per Kelsen.

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