La violazione delle norme che disciplinano la ripartizione della competenza tra i giudici ordinari può essere fatta valere tramite il ricorso per cassazione solo in quanto la sentenza impugnata non si sia pronunciata unicamente sulla questione di competenza, dal momento che in questo caso l’unico mezzo ammissibile è il regolamento di competenza (art. 42). Il ricorso per cassazione e regolamento di competenza sono soggetti ad un diverso regime processuale sotto tre profili:

  • mentre per il ricorso in cassazione il termine di decadenza decorre dalla notificazione della sentenza ed è di sessanta giorni (art. 325 co. 2), l’istanza di regolamento deve essere proposta entro trenta giorni dalla comunicazione della sentenza (art. 47 co. 2);
  • solo per il regolamento di competenza la parte può essere assistita da un difensore non abilitato ad esercitare le proprie funzioni davanti alle giurisdizioni superiori;
  • il regolamento di competenza viene sempre deciso in camera di consiglio.

Quanto al contenuto dei provvedimenti che la Corte suprema adotta accogliendo il ricorso, l’art. 382 co. 2 dispone che quando decide una questione di competenza statuisce su questa. L’indicazione del giudice competente, quindi, risulta vincolante per questo e per tutti i giudice dell’ordinamento e la causa può essere riassunta davanti a questo entro sei mesi dalla comunicazione della sentenza, con salvezza degli effetti sostanziali e processuali della domanda

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