Rappresentanza politica, stato di partiti e organizzazione del pluralismo sociale

Un secondo filone ha collocato il partito nell’ambito del parlamentarismo. Rispetto alla concezione liberale, il disegno di un parlamentarismo fondato sui partiti presenta elementi di continuità e di rottura. Si spezza il nesso funzionale tra rappresentativa e sfera borghese, ma recupera un’istanza di trascendimento del pluralismo sociale.

In breve → una rappresentanza fondata sui partiti punterebbe a realizzare un obiettivo di aggregazione politica non attraverso una discussione parlamentare separata dalla società civile, ma per mezzo di organizzazioni espresse dal popolo nella dimensione reale delle istituzioni del pluralismo politico.

Anche in questi filoni affiorava l’idea di un ruolo monopolista dei partiti rispetto alle altre formazioni sociali. La presenza di una pluralità di partiti in tutte le fasi di formazione delle decisioni politiche svolge una funzione di organizzazione del pluralismo.

Tuttavia oggi i partiti tendono a qualificarsi in misura sempre minore per una marcata identità ideologica, soprattutto per l’accresciuta presenza di gruppi e associazioni di interesse. Oggi quindi la configurazione della rappresentanza appare sensibilmente mutata: i partiti perdono il ruolo di custodi del processo di integrazione politica.

Oggi la rappresentanza di interessi politici è qualificata dalla mediazione tra la funzione aggregante dei partiti e la pressione che esercitano su di essi gli altri gruppi sociali.

Assetto della rappresentanza politica

In Italia la funzione costitutiva assunta dai partiti antifascisti nella formazione del nuovo Stato repubblicano indirizzò i costituenti verso un assetto che tende a fare dei partiti il perno della democrazia politica. I costituenti si resero conto che per garantire l’allargamento della partecipazione politica era necessario trovare il baricentro della forma di governo in una rappresentanza parlamentare a caratterizzazione partitica. Centrale è quindi il ruolo del partito in parlamento. Questo tipo di rappresentanza sarebbe stato fattore di riduzione della complessità, capace di reggere alla concorrenza di gruppi di interesse nella società civile.

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