L’espromissione invertita è da considerarsi come una espromissione cumulativa senza beneficium ordinis, un’espromissione cioè che prevede la doppia responsabilità del debitore originario e dell’assuntore, ma che non prevede la responsabilità sussidiaria del debitore originario.

Con l’espromissione invertita, dunque il creditore non dovrà rivolgersi necessariamente prima all’assuntore per poi aggredire, in caso di insolvenza del primo, il debitore originario.

CICALA contesta questo tipo di espromissione. Egli infatti, considera l’espromissione un contratto avente come causa l’assunzione del debito ed assunzione del debito significa assunzione del peso economico e giuridico del debito come un debitore principale; l’espromissione invertita non permettendo l’aggressione in via principale dell’ assuntore – espromittente nega la stessa natura dell’espromissione.

Per meglio chiarire: se l’espromissione è assunzione del debito (sempre in via principale), affermare l’esistenza di un’assunzione senza beneficium ordinis non significa altro che confutare la stessa nozione di espromissione.

Per CICALA, quindi, l’espromissione invertita, potrà essere considerata tutt’ al più un contratto di garanzia.

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