La famiglia, in con la comunitĂ  circostante, ne subisce gli influssi in ordine al modo di organizzarsi e, al tempo stesso, con le scelte incide sull’assetto circostante. Ciò conferisce all’educazione domestica la ricerca costante di un equilibrio tra adesione ai principi ispiratori e atteggiamento critico dei dettami socioculturali. A tal proposito il rapporto tra famiglia e ambienti extrascolastici ripropone il tema dell’unitĂ  della comunitĂ  educante nella diversitĂ  delle molteplici istituzioni educative.

L’esigenza familiare di un raccordo con il mondo extrascolastico si concretizza spesso nel desiderio della famiglia di accostare il figlio a spazi ed ambienti di esperienza che concorrano al suo miglioramento e arricchimento personale. Quando questo incontro non avviene può determinarsi uno scontro.

Questo perchĂ© alla famiglia e ha segnato l’avvio di un sistema formativo ma che deve armonizzarsi con gli interventi educativi esterni.

Ciò pone quattro istanze pedagogiche. La prima riguarda l’esigenza di tornare a riflettere su chi detiene il diritto-dovere all’educazione dei minori: secondo la costituzione nonchĂ© nella prospettiva del sistema formativo integrato, questo diritto dovere appartiene alla famiglia, la quale, non essendo sufficiente a gestirlo, deve comunque assegnarne una quota alla scuola e ad altre agenzie formative extrascolastiche.

La seconda istanza riguarda l’esigenza di una progettualitĂ  educativa (che deve appartenere tanto alla scuola quanto alle altre istituzioni); la terza riguarda la tutela degli obiettivi educativi perseguiti; la parte che riguarda l’urgenza di definire le modalitĂ  comunicative tra le varie realtĂ  educative che non devono essere in contrasto tra loro, se si vuole tutelare la crescita della persona e il suo bisogno di coerenza.

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