La protezione del consumatore, fa riferimento al contratto che intercorre tra parti così definite:
un professionista: chiunque, sia esso un imprenditore, individuale o collettivo, oppure un ente a scopo ideale oppure una pubblica amministrazione oppure un esercente una professione intellettuale, svolga in modo non occasionale una attività diretta alla produzione o alla distribuzione dei beni oppure alla prestazione di servizi; un consumatore, intendendosi per tale solo la persona fisica che si procura, per contratto, i beni o i servizi, del professionista per utilizzarli a fini estranei alla propria attività imprenditoriale o professionale, ossia a fini personali.
Le clausole vessatorie sono clausole contrattuali che provocano uno significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi reciprochi. Lo squilibrio si riferisce ai diritti e ai doveri che dal contratto derivano a favore dell’una o dell’altra parte. Esistono venti clausole vessatorie aperte, in quanto il consumatore può sempre dare la prova che una data clausola prova un significativo squilibrio.
La sorte delle clausole è diversa a seconda che rientrino le ipotesi delle clausole 1,2,10, ovvero sono inefficaci; se fa parte delle altre 17, la clausola è inefficace solo se sia stata unilateralmente predisposta dal professionista. L’inefficacia è relativa, in quanto, opera solo a vantaggio del consumatore e può essere rilevata d’ufficio dal giudice ed è parziale, in quanto non colpisce l’intero contratto, ma solo la singola clausola.