Tipi di fonti e formazione storica dell’ordinamento
- Il punto di riferimento di tutte le norme é il potere originario, la fonte delle fonti
- Se tutte le norme scaturissero da esso, l’ordinamento sarebbe semplice
- In un ordinamento ci sono più fonti perché:
- Un ordinamento si forma in una realtà che non è priva di regole, quindi in ogni caso tende ad assorbire o almeno ad esser limitato, nel suo sviluppo, dalle regole ad esso preesistenti = non si può risalire alla norma primigenia = questo è il LIMITE ESTERNO del potere sovrano
- Il potere sovrano crea le fonti delegate perché, da solo, non riuscirebbe a legiferare bene su tutto = quindi crea le fonti delegate per essere quanto più efficiente possibile = questo è il LIMITE INTERNO del potere sovrano
- Le due limitazioni rispecchiano le due principali teorie giusnaturalistiche del contratto sociale:
- HOBBES = col contratto sociale si elimina il diritto di natura = il diritto positivo nasce come autonomo e illimitato = successivamente si autolimita nel creare i poteri decentrati = questa teoria corrisponde ai limiti INTERNI del potere sovrano
- LOCKE = col contratto sociale, sulla base del diritto naturale si crea il diritto civile = ci sono LIMITI PREESISTENTI al diritto positivo = corrisponde ai limiti ESTERNI del potere sovrano
Le fonti del diritto
- Conoscere un ordinamento significa conoscere le sue fonti
- Un ordinamento regola anche come si producono le norme = emana, cioè, norme di struttura
- È la presenza e la frequenza delle norme di struttura a costituire la complessità dell’ordinamento
- IMPERATIVI DI PRIMA ISTANZA = comandi di fare o non fare:
- Imperativi
- Permissivi
- Proibitivi
- IMPERATIVI DI SECONDA ISTANZA = comandi si struttura, possono:
- Comandare di comandare
- Proibire di comandare
- Permettere di comandare
- Comandare di proibire
- Proibire di proibire
- Permettere di proibire
- Comandare di permettere (coincide con la e)
- Proibire di permettere (coincide con la d)
- Permettere di permettere
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