L’immagine di Jhering ripresa da Kelsen non ha mai corrisposto alla realtà, in quanto questa immagine viene meno non appena lo stato comincia a produrre servizi diversi da quello dell’organizzazione della coazione. In questo modo decade anche la distinzione tra pene e ricompense che si rifa a quell’immagine, perchè se la ricompensa è il mezzo usato per determinare il comportamento altrui da chi dispone delle riserve economiche ne segue che lo stato si viene a trovare via via in condizione di determinare il comportamento degli individui anche con vantaggi d’ordine economico svolgendo una funzione anche promozionale. Kelsen separa l’amministrazione dello stato indiretta (riconducibile all’attività giurisdizionale in quanto lo scopo dello stato è perseguito dall’amministrazione come quello dei tribunali in quanto si tenta di raggiungere lo stato ideale con il reagire vs l’opposto con la coazione ed è forma di diritto coattivo perchè parte proprio dall’apparato giurisdizionale) e diretta (riconducibile all’attività economica dei privati con la differenza che i destinatari degli obblighi delle norme secondarie sono pubblici funzionari ed è esplicazione di coazione perchè la violazione delle norme comporta coazione.). Kelsen elabora l’altra distinzione tra stato liberale (caratterizzato da sfera ampia di autonomia privata che si esplica nel contratto) e socialista (in esso al negozio giuridico si sostituisce l’atto amministrativo). Questa distinzione lascia fuori il campo del diritto promozionale perchè quest’ultimo prevede che lo stato non abbandoni tutta l’attività economica ne la tenga in toto.