Hayek ha interpretato il contrasto tra stato liberale e assistenziale non all’idea di Jhering o Spencer della contrapposizione tra norme-sanzioni negative/norme-sanzioni positive, bensì facendo appello alla distinzione tra norme di condotta (proprio dell’ordinamento liberale classico ossia norme primarie) e norme di organizzazione (proprio dello stato assistenziale contemporaneo ossia norme secondarie). La distruzione dello stato liberale sarebbe stata condotta proprio nella sostituzione delle regole di condotta con quelle di organizzazione. L’aspetto più importante per Bobbio è che lo stato assistenziale visto da Hayek non pretende solo di fare (con norme-sanzioni positive) ma fa egli stesso, in quanto con le norme di organizzazione lo stato regola l’azione dei propri organi. Bobbio fa 2 obiezioni: la prima è che non c’è un ordinamento giuridico senza norme positive come non c’è un ordinamento. Senza norme di organizzazione (un ordinamento giuridico si distingue da altri ordinamenti normativi per le norme di organizzazione e anche un org coattivo non può fare a meno di forme di organizzazione). La seconda è l’evidente intento ideologico di Hayek in quanto per lui attratto dal liberalesimo classico le norme di organizzazione. Vincolano la libertà individuale quindi sono negative.