La concezione repressiva (ordinamento coattivo) del diritto è ancora dominante nella teoria generale del diritto: sia nel caso in cui la forza sia il mezzo per ottenere il massimo rispetto dalle NORME primarie del sistema sia che venga considerata come il contenuto stesso delle norme secondarie. in una lettura filosofico-sociologica del termine sanzione esso è visto come conseguenza dell’osservanza o dell’inosservanza delle norme (creando quindi sanzioni positive o sanzioni negative). Per Kelsen negli ordinamenti coercitivi le sanzioni positive hanno comunque minore importanza. Il valore della ricompensa è quindi minore nella società moderna, secondo Jhering addirittura essa riconosce solo le sanzioni negative, mentre il mondo romano dava grande importanza alle ricompense, proprio perchè a Roma il diritto penale era un diritto premiale, oggi tale concezione è estranea. Spencer si augura che il diritto Moderno riconosca al diritto Premiale più importanza. Jhering distingue all’interno della società 2 situazioni: la società economica si muove verso la ricompensa, la società politica si muove invece verso la pena (ripresa distinzione Hegel tra società civile e stato). Per questo il potere politico cerca di accaparrarsi anche la parte economica.

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