I sistemi totalitari trovano nel sistema processuale inquisitorio uno strumento di potere efficace:

  • lo Stato può esercitare pressioni sui giudici;
  • lo Stato può utilizzare il processo come strumento di indottrinamento delle masse;
  • la personalità dell’imputato può essere annientata ancor prima della sua condanna.

I sistemi politici garantisti, al contrario, sono portati ad utilizzare sistemi processuali accusatori, nei quali i giudici sono indipendenti dal potere politico e le parti sono tutelate nei loro confronti con vari strumenti (es. ricusazione). In tali sistemi la pubblicità non mira a mettere alla berlina l’imputato, quanto a permettere al pubblico un controllo sociale sull’operato dei tribunali.

Sistema processuale ed efficacia.

Per stabilire quale sia il sistema processuale maggiormente efficace sarebbe necessario individuare previamente quale obiettivo si attribuisca al processo:

  • se al processo penale viene attribuito il compito di difendere la società dal crimine, il sistema inquisitorio appare quello maggiormente efficace. In tale sistema, tuttavia, il potere politico potrebbe utilizzare il processo come uno strumento di lotta, eventualmente rivoltandolo contro gli oppositori politici;
  • se al processo penale viene attribuito il compito di difendere i privati dalla violazione dei loro diritti, il sistema accusatorio appare quello maggiormente efficace. Tale sistema, tuttavia, presenta almeno due grossi svantaggi:
    • un eccessivo potere nelle mani dell’accusa;
    • un’eccessiva combattività, che mette in difficoltà i testimoni.

In generale, comunque, dobbiamo ricordare che non esiste un modello unico di sistema accusatorio, quanto piuttosto varie versioni che, in una direzione o nell’altra, cercano di temperare gli aspetti che potrebbero costituire degli ostacoli al buon funzionamento del processo.

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