Accanto alle sezioni semplici, alle quali è affidata la decisione di tutti i ricorsi ad eccezione dei limitati casi in cui la legge prevede la competenza delle sezioni unite, vi sono alcune unità esclusive dell’ufficio di legittimità collegate alla funzione di unificazione della giurisprudenza:

  1. le sezioni unite civili
  2. le sezioni unite penali
  3. l’ufficio del massimario

Alla ripartizione degli affari tra le sezioni semplici provvede il primo presidente secondo criteri di classificazione dei ricorsi che si basano sulle distinte partizioni per materia contenute nei codici di diritto sostanziale, es.: ricorsi in materia di proprietà, famiglia, successione in sede civile, ecc. Le sezioni semplici giudicano sempre con un collegio composto da 5 giudici.

Le sezioni unite costituiscono il più autorevole collegio giudicante della Corte. Sia quelle civili che quelle penali decidono con un collegio composto da 9 membri, estratti da ogni sezione semplice.

Le sezioni unite hanno il compito di assicurare l’uniforme interpretazione giurisprudenziale del diritto; difatti giudicano i ricorsi relativi a questioni di diritto che siano state precedentemente decise in modo difforme dalle varie sezioni semplici.

Il primo presidente della corte di cassazione può disporre la decisione a sezioni unite dei ricorsi che presentano una questione di diritto di particolare importanza, ad es. ricorso relativo all’applicazione di una nuova legge approvata dal legislatore che si presume possa dar luogo a decisioni difformi da parte dei giudici di merito e della stessa corte di cassazione.

Le sezioni unite civili decidono i conflitti di giurisdizione e tutte le questioni civili in materia di giurisdizione. Il primo presidente della corte di cassazione può disporre che il ricorso sia assegnato ad un semplice, se sulla singola questione le sezioni unite si sono già pronunciate con orientamenti giurisprudenziali consolidati. Alla competenza esclusiva di tali sezioni è attribuito il giudizio sui ricorsi contro le sentenze della sezione disciplinare del CSM e contro le decisioni del consiglio nazionale forense.

Sotto il profilo formale le sentenze delle sezioni unite non differiscono da quelle delle sezioni semplici: entrambi sono vincolanti esclusivamente per il giudice di rinvio. Tuttavia, ad esse si è sempre riconosciuta una maggiore efficacia persuasiva e didattica in virtù della maggiore autorevolezza del collegio giudicante.

In sede penale la rimessione del ricorso alle sezioni unite costituisce una mera facoltà delle sezioni semplici. Quando una sezione della corte suprema rileva che la questione di diritto sottoposta al suo esame ha dato luogo a un contrasto giurisprudenziale, la stessa può, con ordinanza, rimettere il ricorso alle sezioni unite, su richiesta delle parti o d’ufficio.

L’ufficio del massimario svolge varie attività ausiliarie all’esercizio delle funzioni giurisdizionali di legittimità della corte di cassazione per favorire l’uniforme interpretazione giurisprudenziale del diritto. Si tratta di una unità organizzativa complessa suddivisa in una pluralità di uffici, le cui attività sono svolte sia nella fase precedente che in quella successiva alla trattazione dei ricorsi civili e penali da parte delle sezioni semplici e delle sezioni unite.

Nella prima fase assume rilievo l’attività di studio preliminare dei ricorsi, che consente di individuare l’oggetto delle questioni giuridiche sottoposte alla corte di cassazione e di allegare al fascicolo processuale i precedenti giurisprudenziali.

Nella fase successiva alla decisione dei singoli ricorsi l’ufficio del massimario procede ad un esame dei principali elementi interpretativi del diritto, espressi nella motivazione della sentenza del giudice, per estrarne i principi giuridici e formare le relative massime giurisprudenziali, che integrano ed arricchiscono le raccolte dei precedenti giurisprudenziali della corte di cassazione.

I magistrati addetti all’ufficio del massimario, nello svolgimento di tale attività, individuano gli eventuali contrasti di giurisprudenza insorti tra le pronunce delle singole sezioni e rilevano le singole sentenze che risultano in conflitto con la giurisprudenza consolidata della corte suprema, per consentire di porre rimedio alla formazione di una giurisprudenza incoerente e contraddittoria, garantendo così la certezza del diritto e l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

Il tribunale superiore delle acque pubbliche

Presso la corte di cassazione è istituito il tribunale superiore delle acque pubbliche, al quale sono assegnate funzioni giudicanti in sede di giurisdizione ordinaria, con funzioni di giudice di appello contro le sentenze pronunciate in prima istanza, ed amministrativa, con funzioni di legittimità sui ricorsi contro i provvedimenti in materia di acque pubbliche lesivi di interessi legittimi. È così composto: 1 presidente, che lo presiede + 1 presidente aggiunto; 4 magistrati, scelti tra i consiglieri della corte di cassazione; 4 consiglieri di Stato e 3 giudici onorari esperti

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