I vizi della sentenza si distinguono in:

  • errores in procedendo(vizi di attività), che determinano l’invalidità della sentenza:
    • mancanza di requisiti extraformali non sanati o non sanabili;
    • nullità non sanate che in forza del principio dell’estensione delle nullità si siano riverberate sulla sentenza;
    • vizi attinenti immediatamente alla sentenza;
    • errores in iudicando(vizi di giudizio), che determinano l’ingiustizia della sentenza:
      • errori nell’individuazione o nell’interpretazione della norma sotto cui sussumere il diritto fatto valere in giudizio (quaestio iuris);
      • errori commessi nell’accertamenti dei fatti controversi (quaestio facti).

Questa distinzione si rileva di notevole importanza per comprendere come progressivamente si sia formato un unico sistema di rimedi per denunciare sia gli errores in procedendo sia gli errores in iudicando, un sistema che trova il suo elemento base nel principio della conversione dei motivi di nullità della sentenza in motivi di impugnazione (art. 161 co. 1).

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