Nel contesto di un processo in cui al termine della prima udienza di trattazione devono risultare determinati in modo definito il thema probandum e il thema decidendum, è inevitabile che nell’udienza immediatamente successiva alla scadenza dei termini di cui all’art. 183 il giudice si troverà di fronte ad un ampio novero di richieste istruttorie relative sia alle domande pregiudiziali o principali sia alle domande dipendenti o subordinate, sia a fatti costituitivi, impeditivi, modificativi o estintivi. Si impone quindi un’attenta attività di direzione dell’istruzione da parte del giudice, ciò soprattutto allo scopo di fare in modo che l’assunzione delle prove avvenga in modo razionale prima sui fatti relativi alle domande pregiudiziali o principali (es. domanda di accertamento della qualità di erede) e poi sui fatti relativi a domande dipendenti o subordinate (es. domanda di pagamento del credito ereditario).

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