Il matrimonio musulmano può venire sciolto per varie cause:

  • cause naturali (es. morte effettiva o presunta): dopo la morte del marito, la donna libera deve osservare un periodo di ritiro di vedovanza, avente lo scopo di evitare la turbatio sanguinis. Circa gli effetti sul mahr, si guarda alla consumazione del matrimonio:
    • se la consumazione è avvenuta, la vedova ha diritto all’intero mahr stabilito;
    • se la consumazione non è avvenuta, la vedova ha diritto solo alla metà del dono nunziale stabilito nel contratto;
  • cause volontarie, dipendenti dalla volontà del marito o di entrambi i coniugi:
    • cause unilaterali: nel diritto musulmano è ammesso lo scioglimento del vincolo matrimoniale da parte del solo marito (v. ripudio);
    • cause bilaterali: il matrimonio può sciogliersi anche per mutuo consenso. In proposito occorre distinguere due forme:
      • il khul, consistente nel pagamento che la moglie fa al marito di un corrispettivo per essere liberata dal vincolo matrimoniale;
      • il divorzio musulmano, una forma di khul dove non vi è alcun pagamento da parte della donna, la quale, quindi, può liberamente disporre di se stessa;
  • cause legali, stabilite dalla legge (es. apostasia).
Richiedi gli appunti aggiornati
* Campi obbligatori

Lascia un commento