Il diritto della navigazione è quella parte dell’ordinamento giuridico che si riferisce al fenomeno della navigazione per:
– Mare
– Acque interne: laghi, fiumi, canali
– Aria
Esso concerne il complesso dei fatti e dei rapporti economici e sociali ai quali tale fenomeno da luogo.
La navigazione va intesa in senso di trasporto, nella sua duplice accezione di:
– Trasporto in senso stretto o commerciale: concreta il trasferimento di persone o cose da un luogo a un altro
– Trasporto in senso lato o tecnico: comprende sia il trasporto commerciale che ogni altro movimento per acqua o per aria di un mezzo adibito a svolgere una data attività, es. diporto, rimorchio, pesca, esperimenti scientifici, ecc.
Il diritto della navigazione ha quindi ad oggetto il trasporto tecnico per acqua o per aria, ovvero la materia relativa all’esercizio, quale attività organizzata:
– inerente l’impiego della nave e dell’aeromobile in base alla destinazione
– rivolta al soddisfacimento di un bisogno dell’esercente
– accompagnata dall’incidenza del rischio
Ad essa si aggiungono gli aspetti che ne costituiscono il presupposto specifico o che vi sono connessi in funzione strumentale, come:
– proprietà e regime amministrativo della nave o dell’aeromobile
– contratto di locazione di nave o aeromobile
– ordinamento amm.vo del personale della navigazione, ecc.
Non rientra nel Diritto della navigazione la navigazione militare né la navigazione nello spazio extra atmosferico con satelliti e veicoli spaziali.