La finalizzazione al risultato dell’opera finita (opus perfectum) è il connotato tipico che contraddistingue la categoria dei contratti di lavoro autonomo. Tale categoria, oltre al contratto d’opera previsto dall’art. 2222, che si pone quale fattispecie generica, comprende quattro figure fondamentali:

1). l’appalto, la cui causa è nello scambio di un’opera o un servizio da eseguirsi con organizzazione propria dell’ appaltatore;

il trasporto, con il trasferimento di persone o cose da un posto all’altro;

3) il deposito generico, che assolve alla funzione di custodia dei beni;

4) il mandato e le sue sottospecie (agenzia, commissione, spedizione) hanno come elemento comune la gestione di affari nell’altrui interesse mediante la conclusione di contratti.

Vale la pena aggiungere che il committente (il cliente dell’impresa che richiede il lavoro) può stabilire le condizioni entro il quale il prestatore è tenuto a conformarsi, pensa il recesso per giusta causa ed il diritto al risarcimento del danno (esempio tipico l’agente che deve attenersi alle istruzioni ricevute dalla casa mandante).

Il lavoratore autonomo può essere vincolato alla direzione ma non può essere alle dipendenze del committente.

Tale posizione di autonomia rappresenta l’elemento che differenzia il lavoratore autonomo dal lavoratore dipendente, che si trova, al contrario, in una posizione di subordinazione, dovendo prestare il proprio lavoro secondo le direttive, la vigilanza ed il controllo del datore sul quale incide il rischio connesso allo svolgimento dell’attività lavorativa. Ancora, nel rapporto di lavoro dipendente oggetto della prestazione non è il risultato, ma le “operae” (pertanto si parla di “locatio operarum”), ossia le energie lavorative che il datore impiega per conseguire un risultato utile a proprio rischio.

La giurisprudenza ha anche chiarito che nel caso di contemporanea sussistenza di rapporto di lavoro subordinato e rapporto di lavoro autonomo va applicata la disciplina del rapporto i cui caratteri assumono prevalente rilevanza qualitativa e quantitativa.

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