Il parlamentarismo razionalizzato

Altro criterio di distinzione, oltre a quello monismo/dualismo è stato introdotto da Mirkine-Guetzévich che ha posto la dicotomia tra regime parlamentare classico e forme razionalizzate.

La razionalizzazione viene a configurarsi per due aspetti.

1. Molteplicità di varianti delle costituzioni del Novecento rispetto al modello britannico.

2. Tendenza a razionalizzare il potere sottoponendo la dinamica degli attori politici ad un sistema di obblighi giuridici e di regole di comportamento.

L’idea della razionalizzazione è solo in parte idonea a fornire un’idea chiave della trasformazione costituzionale così imponente. Tuttavia costituisce un passaggio fondamentale nella comprensione dello sviluppo del regime parlamentare. Esso ha posto l’accento sulla concezione della responsabilità del governo verso il parlamento, intendendola come controllo necessario del potere.

Forma di governo parlamentare

Al centro della fase più recente del dibattito vi è il ruolo del tessuto pluralistico sulla forma di governo. La discussione è partita dal ruolo dei partiti secondo uno schema basato sul numero di essi, oppure sul grado polarizzazione degli stessi.

Sulla base di tali criteri si è distinto un regime parlamentare bipartitico e un regime parlamentare multipartitico.

Altri autori hanno invece posto l’accento sul funzionamento del principio maggioritario. Ciò ha portato alla distinzione tra un modello Westminister e un modello di tipo consensuale. E in relazione ai soggetti del pluralismo si è distinto tra regimi parlamentari di tipo competitivo e di tipo cooperativo.

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