Nel linguaggio del diritto costituzionale l’ idea di Stato rimanda alla nozione di Governo, di Parlamento, di Capo dello Stato (organi supremi che assumono le decisioni politiche fondamentali). Nell’ ottica del diritto amministrativo, invece, lo Stato è essenzialmente un insieme di ministeri: sono queste le sue articolazioni fondamentali, ognuna associata ad un complemento di specificazione che ne indica la sfera di azione (ad es., Ministero dell’ Interno, Ministero degli Affari Esteri, Ministero della Giustizia, etc.). È bene precisare, però, che la parola ministero presenta un carattere bifronte, perché essa designa, innanzitutto, una struttura amministrativa (formata da un insieme di uffici ricoperti da burocrati); al vertice di tale struttura, però, c’è una persona (il ministro), che non solo è capo di amministrazione, ma è anche componente di un collegio politico (il Consiglio dei ministri).

Nel corso di quasi un secolo e mezzo (dal 1860 ad oggi) i ministeri sono cambiati nel numero, nella denominazione e nelle strutture: infatti, accanto a ministeri che ci sono sempre stati, e che continuano ad esserci (esteri, interni, giustizia), ce ne sono altri che sono nati nel momento in cui un certo interesse collettivo è stato ritenuto meritevole di essere tutelato con un apposito ministero (si pensi, ad es., al Ministero della Sanità, al Ministero dei Beni Culturali o al Ministero dell’ Ambiente).

Dopo decenni di incremento del numero dei ministeri (siamo arrivati a contarne 25), di recente si è pervenuti ad una drastica riduzione, ispirata anche a finalità di economia organizzativa; tuttavia, le buone intenzioni manifestate dal d.lgs. 300/99, che aveva ridotto a 12 il numero dei ministeri, hanno dovuto fare i conti con le esigenze dei governi di coalizione (e con la necessità, quindi, di un congruo numero di posti da spartire). Sicché, con il d.l. 181/06, conv. in L. 233/06, il numero dei ministeri è stato riportato a 18; nell’ attuale legislatura, però, vi è stata una nuova riduzione: vi sono, infatti, 13 ministeri.

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