Le situazioni giuridiche soggettive sono il diritto soggettivo e l’interesse legittimo, come ricavato dagli artt. 113,24 e 103 della costituzione, nonchĂ© da fonti di livello legislativo anteriori alla stessa come la legge abolitiva del contenzioso amministrativo e la legge istitutiva della IV sezione del Consiglio di Stato.

il primo dei due articoli stabilisce che sono devolute alla giurisdizione ordinaria tutte le cause per contravvenzione e tutte le cause nelle quali si faccia questione di un diritto civile o politico comunque vi possa essere interessata la pubblica amministrazione (dove per diritto politico civile è da intendersi qualsiasi diritto soggettivo). Il secondo stabilisce che spetta al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale decidere sui ricorsi per incompetenza, eccesso di potere o per violazione di legge contro atti e provvedimenti di un’autoritĂ  amministrativa, che abbiano per oggetto un interesse di individui o di enti morali e giuridici (interesse che verrĂ  poi definito interesse legittimo).si è posta dunque la questione di definire le caratteristiche dell’interesse legittimo, di individuarne l’oggetto e le forme e modi di protezione. Si è posta inoltre la questione di capire quando il privato possa vantare nei confronti della pubblica amministrazione un diritto soggettivo o un interesse legittimo, e definire il criterio in base al quale individuare il giudice competente. Soprattutto nella dottrina meno recente si è talvolta negata all’interesse legittimo natura di situazione giuridica soggettiva, soprattutto perchĂ© alla fine dell’800 l’unica situazione giuridica soggettiva ammissibile era il diritto soggettivo, e ciò comportava che l’interesse legittimo venisse considerato un mero potere di reazione nei confronti del provvedimento illegittimo idoneo a legittimare la proposizione del ricorso giurisdizionale da parte del privato. Tale impostazione non è però seguita dalla dottrina piĂą recente, soprattutto perchĂ© la costituzione colloca l’interesse legittimo a fianco del diritto soggettivo.

La situazione giuridica soggettiva è la concreta situazione in cui è collocato o di cui è titolare un soggetto dall’ordinamento con riferimento al bene che costituisce oggetto dell’interesse. Tali situazioni sono:

–       Diritto soggettivo, situazione giuridica di vantaggia nella quale la legge attribuisce ad un soggetto la possibilitĂ  di realizzare il proprio interesse indipendentemente dalla soddisfazione dell’interesse pubblico. E’ tutelato in via assoluta e non mediata. Può essere definito anche situazione giuridica di immunitĂ  dal potere.

–       Interesse legittimo, rappresenta la situazione soggettiva tipica che si evidenzia ogni volta che viene esercitato un provvedimento. Rappresenta la pretesa alla legittimitĂ  dell’azione amministrativa. E’ definita come una situazione soggettiva di vantaggio costituita dalla protezione giuridica di interessi finali che si attua non in via diretta e immediata ma attraverso la protezione di un altro interesse del soggetto strumentale alla legittimitĂ  dell’atto amministrativo. Il soggetto deve sperare che dall’esercizio del potere amministrativo si arrivi alla propria soddisfazione.

Il soggetto ha comunque dei poteri giuridici che lo tutelano e che sono:

  • Poteri strumentali, nel procedimento amministrativo si può inserire il soggetto attraverso poteri di partecipazione e quindi orientare l’ Amministrazione. Sono costituiti dalla partecipazione, consultazione di atti, presentazione di memorie. L’ Amministrazione deve tener conto di quelle che sono le esigenze del soggetto privato e se vuole disattenderle, deve motivare tale scelta.
  • Poteri di reazione, riguardano la possibilitĂ  del soggetto di reagire contro le determinazioni dell’ Amministrazione attraverso ricorsi amministrativi o giurisdizionali.

L’interesse legittimo può essere:

–       Pretensivo, il privato pretende qualcosa dall’ Amministrazione. Esempio: concorso pubblico

–       Oppositivo, il soggetto privato si oppone all’esercizio di un potere. Esempio: Esproprio

 L’interesse legittimo è così caratterizzato:

  1. è una situazione soggettiva correlata al potere discrezionale della PA (se c’è potere vincolato di solito c’è diritto soggettivo);
  2. il potere discrezionale è esercitato attraverso una scelta (il privato non ha diritto a che il potere venga esercitato nella direzione da lui voluta);
  3. l’interesse legittimo può essere soddisfatto dalla PA solo con un atto legittimo;
    1. la situazione giuridica attiva la cui soddisfazione è rimessa a un comportamento altrui non è esclusiva del diritto amministrativo (es: anche nel diritto di credito; solo che in tal caso al diritto corrisponde un dovere e non un potere);
    2. si distingue tra interessi legittimi oppositivi (privato vuole conservare uno stato di cose contro un provvedimento amministrativo che può alterarlo) o pretensivi (il privato aspira a un atto capace di produrre lo stato di cose desiderato);
    3. un tempo si diceva che il diritto soggettivo fosse tutelato col risarcimento, mentre l’interesse legittimo con l’annullamento. Con la recente previsione normativa ciò non vale piĂą: risarcibilitĂ  degli interessi legittimi;
    4. per effetto del numero 6, le distinzione tra interesse legittimo e diritto soggettivo è più fragile;
      1. interesse legittimo = interesse a che l’autoritĂ  amministrativa eserciti il suo potere in modo da soddisfare l’interesse stesso, o lasciando inalterato lo stato di cose in atto o modificandolo: interesse che è tutelato nella misura in cui la sua soddisfazione si realizzi con un provvedimento legittimo. L’interesse è tutalto prima che il provvedimento venga preso, con i diritti di partecipazione al procedimento amministrativo, e dopo che il provvedimento è adottato, in senso sfavorevole al titolare dell’interesse, con il potere di reazione in via giurisdizionale o amministrativa.

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