Con il termine regolazione (regulation) si fa riferimento alla funzione più tradizionale delle pubbliche amministrazioni, ossia quella diretta a imporre la propria autorità perché le libertà costituzionali e comunque i diritti dei soggetti dell’ordinamento vengano esercitati senza pericolo per l’esistenza stessa e per l’esercizio dei diritti degli altri (es. divieto di fumare in luoghi pubblici). Il termine regolazione, in generale, viene usato per riferirsi all’esercizio da parte di amministrazioni pubbliche di poteri autoritativi.

L’amministrazione di regolazione è di specifico interesse per il diritto amministrativo, dal momento che rappresenta il suo oggetto precipuo: le regolazioni, infatti, si realizzano con provvedimenti autoritativi, ossia con atti di esercizio di poteri che operano limitazioni delle libertà e dei diritti e che, talvolta, definiscono i poteri e le facoltà che ne costituiscono il contenuto.

A fronte dell’esercizio di tali poteri amministrativi, le posizioni giuridiche dei destinatari dei provvedimenti vengono ordinariamente considerati come interessi legittimi

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