Uno dei maestri del diritto costituzionale, Esposito, affermava che chi voglia sapere com’è disciplinata l’ amministrazione nella nostra Costituzione non deve leggere due soli articoli, ma l’ intera Costituzione.

In effetti, la nostra Carta fondamentale dedica espressamente due soli articoli alla disciplina della pubblica amministrazione: gli artt. 97 e 98; ma, a ben vedere, alla P.A. fanno riferimento anche le disposizioni che assegnano alla Repubblica fini che non possono essere perseguiti se non attraverso apparati amministrativi (si pensi, ad es., alla salute e all’ istruzione, ex artt. 32 e 33) o che distribuiscono il potere politico e amministrativo secondo criteri territoriali (comuni, province, regioni e Stato, ex artt. 114 e 118) o che disciplinano i rapporti tra Governo e amministrazione (art. 95) o, ancora, che stabiliscono i controlli sull’ amministrazione (art. 100) o che garantiscono, con riserve di legge, il cittadino contro atti della P.A. (artt. 16, 17, 23, 41 e 42).

Il primo dei princìpi enunciati dalla Costituzione è il principio democratico (art. 1); tale principio, sul piano organizzativo, comporta, da un lato, la distinzione delle cariche elettive da quelle burocratiche (pubblici uffici o impieghi, ai quali si accede per concorso) e, dall’ altro, la supremazia delle prime (cioè, delle cariche elettive) sui pubblici uffici (impiegatizi): è per questo motivo, ad es., che, ai sensi dell’ art. 95 Cost., al Presidente del Consiglio spetta di mantenere l’ unità di indirizzo politico e amministrativo (ossia l’ indirizzo sull’ attività dei pubblici uffici organizzati nei ministeri e negli enti pubblici), mentre il ministro (titolare di una carica elettiva) risponde dell’ attività dei ministeri (e, quindi, deve essere in grado di indirizzarla e coordinarla).

La burocrazia è, invece reclutata sulla base di un criterio diverso da quello democratico (il cd. criterio meritocratico); ed è tenuta ad agire in conformità a regole che non hanno nulla a che vedere con il principio democratico (quali l’ imparzialità ed il buon andamento). Ed è proprio per tal motivo che, nel nostro ordinamento, la burocrazia è sottoposta alla politica (che rappresenta, invece, l’ ambito nel quale il principio democratico trova piena applicazione).

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