Nell’attuale sistema tedesco la competenza legislativa ordinaria è ripartita tra Bund e Lander, con diritto di legiferare nella misura in cui la GG non riservi al Bund le competenze relative. Vi sono poi competenze esclusive e concorrenti ma in generale la competenza legislativa dei Lander risulta piuttosto limitata. Il diritto comunitario non viene considerato parte integrante del diritto federale ma come un complesso di norme a sé stanti. L’esecuzione delle normative CEE avviene in base alla ripartizione delle competenze tra Bund e Lander.

L’organizzazione delle corti e dei tribunali

Attualmente l’organizzazione delle corti appare caratterizzata da uno spiccato pluralismo funzionale. La legge fondamentale prevede oltre a giurisdizione ordinaria e amministrativa, separate giurisdizioni del lavoro, finanziaria e sociale. Questi 5 ordini sono organizzati in tre gradi di giudizio (tranne finanziaria 2) e ai vertici si trovano il BGH, BVG, BFH, BAG, BSG. Ha rilevanza la ripartizione delle competenze tra tribunali civili e amministrativi. Le corti amministrative hanno competenza generale a conoscere di tutte le controversie di diritto pubblico che non siano di ordine costituzionale, indipendentemente dal fatto che sia stato leso un diritto soggettivo o un interesse legittimo. Le corti ordinarie sono competenti per quelle pretese patrimoniali derivanti da una richiesta di indennizzo o risarcimento da contratto non di fonte pubblica. La disciplina del processo avanti le corti amministrative prevede un giudizio di primo grado e un procedimento di appello. Un terzo grado è ammesso per le sole questioni di diritto. I tribunali del lavoro hanno competenza nel caso di controversie tra lavoratori e imprenditori secondo legge apposita. Le corti sociali hanno giurisdizione in tutte quelle materie che rientrano nella welfare state legislation. L’esistenza di 5 ordini separati di corti non ha intaccato la netta separazione tra diritto privato e pubblico.

Il corpus della legislazione privatistica tedesca e la modernizzazione del BGB

Il BGB, tornati ad essere il codice civile di una Germania riunificata ha festeggiato nel 2000 il primo centenario di applicazione. Ma è stato novellato nella sua parte principale, obbligazioni e contratti. Questa modernizzazione lascia intravedere due fonti di ispirazione:

Le teorie affermate sono state tradotte in norme del codice, cessando di essere consuetudinarie

La modernizzazione è stata l’occasione per introdurre nel diritto civile riforme che necessariamente richiedono l’intervento legislativo. Le riforme più importanti sono state il nuovo regime dell’inadempimento contrattuale, che ha assunto un orientamento fondato sui rimedi e dove i vizi sono stati sostituiti con la semplice nozione di inadempimento, e il contratto con i consumatori, incorporando le direttive CEE

Accanto al BGB è da ricordare il codice commerciale tedesco, HGB, che predispone un diritto per il commerciante, definendone la categoria. È scandito in 5 libri: 1° → commercianti in generale / 2° → società commerciali e associazione in partecipazione / 3° → libri commerciali / 4° → negozi commerciali / 5° → commercio marittimo.

La società semplice è disciplinata dal BGB mentre le altre dall’HGB. Vi sono poi leggi speciali. Accanto al codice civile e a quello di commercio il terzo pilastro della legislazione privatistica è il codice di procedura civile, ZPO, diviso in 10 libri.

L’interpretazione dottrinale e giurisprudenziale

I commenti dottrinali al BGB sono indispensabili per qualunque operatore del diritto. I commenti escono continuamente aggiornati per far spazio non a nuove teorie ma a sentenze più recenti. Il ruolo della giurisprudenza sta mettendo in ombra l’apporto della dottrina. L’attività creativa del formante giurisprudenziale varia naturalmente da settore a settore e mostra di essere meno intensa laddove il legislatore interviene più frequentemente come nel diritto societario oppure dove è intervenuto di recente, come ad es. modernizzazione del BGB. Importante è l’esistenza di dialogo tra dottrina e giurisprudenza. Il giudice tedesco motiva estesamente le sue pronunzie facendo riferimento ai precedenti giurisprudenziali e alle indicazioni dottrinali.

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