La prassi dell’ “ esemplificazione filmica” è molto diffusa in ambito educativo, tanto che il cinema va qualificandosi come prezioso strumento funzionale alla riflessione pedagogica. Mentre la televisione inclina a primeggiare sul piano dell’evasione e dell’occupazione, il cinema tende a qualificarsi come direttore artistico originale e ricco di potenzialità formative, accogliendo in sé molteplici modelli rappresentativi della realtà (immagine pittorica, fotografia, narrazione letteraria, forme di comunicazione non verbale eccetera). Il cinema mediante un linguaggio artistico polisemico mette la persona a confronto con modelli di vita stimolando nello spettatore un processo di interpretazione: lo spettatore si misura con il messaggio percepito e perciò valuta se stesso in riferimento ad esso. Si comprende a questo punto la necessità di tutelare lo spettatore, specialmente se in età evolutiva, attraverso un graduale avviamento al “pensare criticamente”, recuperando un’educazione al pensiero riflessivo e un impegno soggettivo a costruire la realtà.

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