Ulteriori elementi del reddito regolati dalle norme del TUIR sono i proventi immobiliari gli oneri fiscali e gli oneri di utilità sociale.

Per quanto riguarda i proventi immobiliari, il legislatore ha sancito il principio, in virtù del quale i redditi degli immobili che non costituiscono beni strumentali concorrono a formare il reddito d’impresa secondo le regole previste per i redditi fondiari (principio della tassazione sulla base della rendita catastale, o dei canoni locativi forfetariamente ridotti del 15%). Quindi, il legislatore fa riferimento ai soli beni posseduti a titolo di investimento patrimoniale.

Quanto agli oneri fiscali, essi sono solitamente deducibili dal reddito d’impresa quando riguardano l’attività d’impresa. Tuttavia, questa regola (che vale per le imposte di bollo, di registro, ecc.) subisce forti limiti sulla base di disposizioni esterne al TUIR. E ciò avviene con la disposizione che sancisce la non deducibilità dell’IRAP e dell’ICI ai fini delle imposte sui redditi.

Gli oneri fiscali, infine, vanno dedotti nell’esercizio in cui avviene il pagamento, in deroga la principio di competenza. Gli oneri di utilità sociale, invece, rientrano tra le spese volontariamente sostenute dall’imprenditore, per finalità extraimprenditoriali. Esse sono di regola indeducibili dal reddito d’impresa, per difetto del requisito di inerenza. Tuttavia, esiste una eccezione in merito per una ampia serie di casi, individuati tassativamente dallo stesso legislatore.

Richiedi gli appunti aggiornati
* Campi obbligatori

Lascia un commento