E’ possibile la collaborazione tra storici e comparatisti? Zimmerma non dice che la scienza storica può aiutarci a capire la tradizione comune europea; il diritto privato europeo esige una combinazione di scienza comparatistica e storica. Secondo Vacca, l’autore esprime limpidamente il ruolo che lo storico del diritto può avere nella costruzione di una scienza giuridica europea e Vacca non capisce chi vede nello sviluppo di un metodo storico comparativistico una certa “decapitazione” del diritto romano, che vedrebbe esclusi quei settori non necessari per comprendere il presente. Il problema non esiste, in quanto lo storico del diritto userà la sua competenza specifica per comprendere correttamente alcuni problemi che si presentano attualmente quando si confronta certi modelli/soluzioni (esempio: coesistenza del modello astratto e causale di trasferimento della proprietà entrambi presenti nelle forme romane).

Comunque vada, nella prospettiva di ricerca e didattica, ciascuna delle discipline deve mantenere la sua autonomia anche se dovrà essere intensificato il dialogo.

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