La procura generale presso la corte di cassazione costituisce l’ufficio requirente, istituito presso la corte suprema, che ha il compito di esercitare le funzioni di pm in tutti i procedimenti civili e penali dinanzi alla stessa o instaurati dalle parti private o dagli organi requirenti costituiti presso gli uffici giudicanti di primo e secondo grado.

Tale procura esercita funzioni di legittimità e collabora con la corte di Cassazione per assicurare l’osservanza della legge e garantire l’uniforme interpretazione giurisprudenziale del diritto. Si limita pertanto a intervenire ed esporre oralmente le sue conclusioni motivate nelle udienze civili e penali che si celebrano davanti alla corte di cassazione, redigendo eventualmente, nei casi previsti dalla legge, memorie e requisitorie scritte.

Solo in ipotesi eccezionali è consentito alla procura generale di ricorrere in Cassazione. Il procuratore generale, difatti, può chiedere alla corte suprema di enunciare, nell’interesse della legge, il principio di diritto al quale il giudice di merito avrebbe dovuto attenersi in tutti i casi in cui:

  • le parti non hanno presentato ricorso nei termini di legge o vi abbiano rinunciato
  • il provvedimento non è ricorribile in cassazione e non è altrimenti impugnabile

Lo scopo è di evitare che una decisione di merito passate in giudicato e fondata su una interpretazione erronea del diritto possa acquistare il prestigio e l’efficacia del precedente non vincolante.

All’ufficio della procura generale presso la corte di cassazione spetta l’obbligo di esercitare l’azione disciplinare nei confronti dei magistrati e adempiere a tutte le funzioni che la legge attribuisce al pm nei procedimenti disciplinari che si svolgono dinanzi alla sezione del CSM. Allo stesso ufficio spetta intervenire nei giudizi disciplinari nei confronti degli avvocati che si svolgono dinanzi al consiglio nazionale forense.

La procura generale presso la corte di cassazione ha sede a Roma ed esercita le sue funzioni su tutto il territorio nazionale. Al procuratore generale sono attribuiti, oltre agli ordinari compiti di organizzazione e divisione del lavoro, anche funzioni peculiari, come la risoluzione dei contrasti di attribuzione tra uffici del pm che appartengono a diversi distretti di corte di appello e che contemporaneamente ritengono di essere entrambi competenti o entrambi incompetenti.

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