Possiamo sintetizzare i tratti peculiari di tale modello nel seguente modo:

Lo Stato di democrazia pluralista si basa sul suffragio universale, la segretezza e le libertà del voto, le elezioni periodiche, il pluripartitismo. Le costituzioni degli Stati di democrazia pluralistica contengono le più ampie garanzie del pluralismo politico, sociale, economico, religioso, culturale. L’ insieme di queste garanzie presuppone l’accoglimento del principio di tolleranza. Però in alcuni ordinamenti l’esigenza di tutela del pluralismo e della tolleranza portano vietare certe organizzazioni politiche:la XIIdisposizione transitoria finale della Costituzione italiana vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del partito fascista.

Il pluralismo costituzionalmente garantito è anche pluralismo di formazioni sociali (operano per la realizzazione di interessi comuni ai loro componenti) e di formazioni politiche (hanno come finalità il controllo del potere politico dello Stato è degli enti politici sub statali). Il pluralismo trova la sua garanzia nel riconoscimento costituzionale di alcune libertà: di associazione, di formazioni di partiti politici, le libertà sindacale, a libertà delle confessioni religiose, ecc.

Attraverso il pluralismo dei centri di potere si raggiungono due obiettivi: in primo luogo, si limita il potere dello Stato che è costretto a confrontarsi con essi; in secondo luogo, attraverso le formazioni sociali ed i partiti politici si creano canali di partecipazione permanente dei cittadini all’attività dello Stato.

Le democrazie pluraliste assicurano la più ampia garanzia costituzionale alla libertà di manifestazione del pensiero ed al pluralismo dei mezzi di comunicazione (televisioni, radio, giornali). Anche grazie queste garanzie costituzionali si forma quella che viene chiamata sfera pubblica, che è distinta rispetto ai partiti, alle organizzazioni degli interessi ed al circuito corpo elettorale-partiti-Parlamento. In questa sfera agiscono e si esprimono singoli membri della classe politica, giornalisti, leader di opinione, intellettuali, ed in essa si attivano movimenti di opinione di vario genere che spesso conducono a prospettare riforme della società.

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