L’Unione europea non ha sostituitola Comunitàeuropea, di cui ribadisce e completa gli obbiettivi, ma ha individuato semplicemente due altri settori nei quali si è estesa l’area della cooperazione comunitaria, portando gradualmente l’Unione ad affermarsi come un’unica organizzazione sovranazionale. In definitiva quindi l’Unione ela Comunitàsi presentano attualmente come un’unica organizzazione.

L’Unione europea dispone di un quadro internazionale unico:

  • le istituzioni della Comunità europea che esercitano le loro funzioni sia per dar esecuzione ai Trattati comunitari sia per dar seguito alle politiche previste dal Trattato dell’Unione:
  1. il Parlamento europeo.
  2. il Consiglio dei ministri.
  3. la Commissioneeuropea.
  4. la Cortedi giustizia (affiancata da un Tribunale di primo grado).
  5. la Cortedei conti.
  6. il Comitato economico e sociale.
  7. il Comitato delle regioni.
  8. il Mediatore europeo.
  9. la Bancaeuropea e il Sistema europeo delle banche centrali.
  10. 10. la Bancaeuropea degli investimenti.
  11. 11. l’Alto rappresentante per la politica estera e per la sicurezza.

Tali istituzioni rappresentano gli Stati membri nelle relative trattative instaurate con paesi terzi, ovvero esterni all’Unione, per la creazione di accordi di carattere associativo o commerciale.

  • il Consiglio europeo, che non può essere considerato propriamente un’istituzione, ma un organismo che dà all’Unione l’impulso necessario al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti politici , affiancato da altri organi permanenti.

Il quadro delle competenze delle istituzioni dell’Unione europea si dimostra molto ampio e dunque gli obbiettivi che persegue attraverso le politiche comunitarie si inseriscono in molteplici settori:

  • l’unione doganale.
  • il mercato interno.
  • la politica commerciale comune.
  • l’istruzione.
  • la cultura.
  • la sanità pubblica.
  • la protezione dei consumatori.
  • le reti transeuropee.
  • l’industria.
  • la coesione economica e sociale.
  • la ricerca e lo sviluppo tecnologico.
  • l’ambiente.
  • l’immigrazione.
  • l’energia.
  • la protezione civile e il turismo.
  • la lotta alle frodi.
  • la trasparenza.
  • la protezione dei dati.
  • l’occupazione.

Le tecniche di incremento di queste politiche comunitarie sono quelle tradizionali di coordinamento e cooperazione, anche a livello legislativo, a cui si aggiunge la possibilità di un’integrazione degli interventi comunitari anche orizzontalmente, attraverso iniziative che interessino contemporaneamente più materie.

Un ruolo decisivo, in questo contesto, è svolto dai principi della giurisprudenza della Corte di giustizia della Comunità europea, che affermano la superiorità del diritto comunitario sul diritto degli altri Stati membri e il suo effetto diretto negli ordinamenti interni.

Tali obbiettivi devono in ogni caso essere perseguiti nel rispetto dei seguenti principi, considerati basilari a livello europeo:

  • l’identità nazionale degli Stati membri.
  • i principi dello Stato di diritto, ovvero libertà e democrazia.
  • il rispetto dei diritti dell’uomo e delle relative libertà fondamentali dichiarati nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea a Nizza.
  • la coesione sociale e la solidarietà nelle relazioni tra gli Stati membri e i rispettivi popoli.
  • l’applicazione dei principi:
    • di attribuzione:la Comunitàagisce nei limiti delle competenze che le sono conferite e degli obbiettivi assegnati dal Trattato.
    • di sussidiarietà: nei settori che non sono di sua esclusiva competenza,la Comunitàinterviene soltanto e nella misura in cui gli obbiettivi dell’azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri e possono dunque, a motivo delle dimensioni e degli effetti dell’azione in questione, essere realizzati al meglio a livello comunitario.
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