Il modello francese ha trovato la sua compiuta espressione nel tempo della rivoluzione e dell’impero napoleonico dove sono stati definiti i capisaldi di un sistema modello con i principali elementi:

Legge come fonte del diritto

Codice come forma principe di legislazione (Code civil)

Organizzazione piramidale delle corti con al vertice la Cassazione

Separazione tra giurisdizione ordinaria e amministrativa con opposizione tra diritto pubblico e civile comune

La storia ripercorsa ad occhi aperti ci aiuta a percepire la forte discrasia tra il modello originario applicato in Francia e il modello recepito in esperienze giuridiche che hanno imitato le sue forme ma non ne hanno riprodotto la sua interezza. Lo stato francese nacque da u nucleo centrale piuttosto ristretto. La condizione in cui si trovava il regno in Francia era infatti di accentuato particolarismo feudale derivato dal frantumarsi dell’impero carolingio. Nel 987 Ugo Capeto sale al trono.

L’unità della Francia è stata un’idea indotta dall’assorbimento linguistico, culturale e istituzionale di un territorio in uno Stato e non già un’idea preesistente ad esso. Risale a questo primo periodo la caratterizzazione della monarchia francese in senso politicamente antifeudale e l’accanimento con cui i sovrani provvidero a limitare l’autonomia dei signori feudali. Questo processo era quasi completato con i regni di Filippo Augusto e Luigi il Santo quando il mutamento di dinastia ed il conflitto secolare con l’Inghilterra ricrearono le condizioni di partenza.

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