Gli argomenti dell’interpretazione

Le dottrine dell’interpretazione oscillano tra due poli: da un lato quello del formalismo e della fedeltà alla lettera della legge, dall’altro quello di una interpretazione sostanzialistica, più sensibile alla ratio della legge, agli elementi logici dell’interpretazione, agli scopi della legge. Nel diritto tributario, v’è tradizionalmente una prevalenza dell’indirizzo formalistico, giustificato con il richiamo alla certezza del diritto. La giurisprudenza sembra seguire un procedimento per gradi; viene dato anzitutto rilievo al criterio generale (che ha, dunque, valore preminente e preclusivo del ricorso ad altri argomenti, quando la lettera della legge è chiara); solo quando la lettera della legge non è chiara, è consentito il ricorso ad altri criteri (che hanno dunque valore sussidiario rispetto all’interpretazione letterale). Non mancano casi, però, in cui vengono seguite altre scale di valori; vale a dire:

a) la lettera della legge è considerato un argomento interpretativo non preminente sugli altri;

b) si ammette la liceità di interpretazioni che fanno prevalere il criterio della ratio della legge sul significato letterale.

Le lacune e l’analogia nel diritto tributario

Sull’ammissibilità dell’analogia in diritto tributario, vi è largo consenso nel ritenere che nulla vi è di peculiare per quel che attiene alle norme tributarie non sostanziali: norme sui procedimenti, n. processuali, ecc.. Naturalmente vale anche per le norme penali tributarie il divieto di analogia. L’analogia è ammessa per le norme tributarie sostanziali: più precisamente, per le norme che delimitano gli oggetti imponibili. In materia di oggetti imponibili, vige il principio della completezza. E’ vietata l’analogia per le norme che indicano che cosa è tassabile: nulla esclude l’analogia per le norme che indicano in che modo deve avvenire la tassazione.

Possono darsi, infatti, nel diritto tributario le lacune cosiddette tecniche. Si prenda il caso di una legge che stabilisca l’imponibilità di un dato fatto economico, ma si presenti lacunosa, ad esempio, su come si determina l’imponibile , su come si fa la dichiarazione, su come si versa ,ecc. In una simile ipotesi, l’interprete è autorizzato a ricorrere all’analogia.

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